L’approccio che sposo si fonda sulla valorizzazione della relazione come luogo di scambio di significati co-costruiti tra paziente e specialista. La relazione e il legame che si viene a creare, in un clima di fiducia, costituiscono quindi la base sulla quale proporre interventi diversificati e derivati principalmente dalle diverse correnti storiche della psicologia (pensiero psicodinamico, teorie cognitive e comportamentali, modelli sistemici e umanistico-esperienziali, psicosomatica).
Il lavoro sulla consapevolezza dello psicologo circa il proprio modo di funzionare è centrale nella formazione del professionista per stimolare la capacità di autocritica e la libertà di pensiero, non aderendo esclusivamente a saperi precostituiti. È solo con l’armonizzazione del proprio essere e del proprio sentire nell’incontro con la realtà che lo psicologo può stare all’interno della relazione con il paziente ed essergli di aiuto nel processo di cambiamento, promuovendo anche esperienze emotive correttive.
A guidare il mio lavoro ci sono la convinzione dell'unicità delle persone che mi chiedono una consulenza e di conseguenza la necessità di progettare interventi personalizzati, una terapia ovvero un percorso cucito su misura ed una propensione all'ascolto empatico (privo di giudizio e esente da stereotipi); l'obiettivo che mi orienta è quello di favorire nel paziente lo sviluppo di consapevolezza, padronanza di sé, scelta e assunzione di responsabilità. Le aree di intervento riguardano quindi il singolo, le coppie o i nuclei familiari, i minori.